MODI DI DIRE

Num Modi di dire in Veneziano Traduzione e Significato
1 Co le ciacoe no se impasta e fritoe Con le chiacchiere non si impastano le frittelle. Un modo per dire che le chiacchiere non portano mai a nulla di concreto. Le fritole sono un dolce veneziano tipico del periodo di Carnevale.
2 Un goto par mi e na spuma par el bocia Per me un bicchiere di vino e per il bambino una gassosa (o altro analcolico)
3 Ti xe na bronsa cuerta

Espressione assai diffusa non solo a Venezia ma in tutto il Veneto per apostrofare quelle persone all’apparenza tranquille e pacate ma che, conosciute più a fondo, si rivelano invece irrequiete, molto frizzanti oppure combinaguai

4 Descanta bauchi Sbattere contro qualcosa e farsi un po' di male
5 Frin frin col mandoin Si non crederai mica? - figurati! - vorresti???
6 Oro bon no ciapa macia Una persona in gamba che non se la prende e non si scoraggia sui vari problemi
7 Muretto de mesa piera Modo scherzoso per una persona debole fisicamente - cagionevole
8 Ea gha el marton Riferito ad una donna che ha l'amante
9 Dove ghe xe donne innamorae, xe inutile tegnir porte serae Dove ci sono donne innamorate è inutile tener porte serrate
10 Lampi a tramontana xe tuta caldana Lampi
11 Lampi a ponente non i vien per niente Lampi a Ovest (ponente) potrebbe fare brutto tempo ma non sempre....
12 Lampi a levante torna a casa bragosante Lampi a est (levante) sicuramente sono presagi del brutto tempo che arriva
13 Goba a ponente una cresente , goba a levante una calante Luna con la gobba a ponente vuol dire che la luna sta crescendo sino a diventare piena, con la gobba a levante la luna sta calando sino a scomparire (nero de una)
14 Veneziani gran signori Veneziani gran signori
15 Padovani gran dotori Padovani gran dottori
16 Visentini magna gati Vicentini mangia gatti
17 Veronesi tuti mati  Veronesi tutti matti
18 Udinesi castelani col cognome de Furlani Udinesi castellani con il cognome dei Furlani
19 Trevisani pan e tripe Trevigiani pane e trippe
20 Rovigoti baco e pipe Rovigotti tabacco e pipe
21 Ma no ti gà na casa ciò?! Frase ideata da un simpatico signore di bassa statura proveniente dalle campagne vicine a Venezia; venditore di piante che, dice, provengono dalle sue terre. Invita la gente a comprarle facendogli notare che, se hanno una casa di loro proprietà o in affitto, devono per forza abbellirla con una delle sue piante. A Venezia si usa dire questa frase in molti casi  mi è data notizia che questa frase non sarebbe propria del signore di bassa statura ma plagiata. Un edicolante in campo della Guerra, vicino a San Marco, lo redarguiva in questo modo gridando appunto "ma no ti gà na casa, cio? per invitarlo a andare via dalla zona con le sue proposte di acquisto.  per salutare un caro amico, per dirgli come va, per dirgli che sarebbe ora di finire di lavorare e che sarebbe ora che tornasse a casa. La si usa anche in stadio contro i tifosi della squadra avversaria. Una piccola aggiunta
22 Oii! A Venezia lo dicono tutti. Dal gondoliere che avvisa la sua presenza all' incrocio di un rio (variante  "Aooe!), alla persona che vuole fare baruffa, come saluto ad un amico caro e a quello che sta per arrabbiarsi.
23 A Ven cossa fa el marco Si usa per congedarsi da qualcuno dicendo una frase buttata là ma con un doppio significato Andiamo a vedere (in un ufficio cambio) quanto viene valutato il marco tedesco (adesso non più usatoper l'uso dell'euro) ma allo stesso tempo, scherzosamente, si vuol anche dire di andare a vedere cosa fa l'amante (il "marco) di tua moglie.
24 Sìe ore ea cresse, sìe ea càea Sei ore (la marea) cresce e sei ore scende - Tutto storto lo si consola dicendogli che per quanto gli vada male prima o dopo sicuramente gli andrà bene. Per lo stesso motivo per chi si gongola troppo della sua fortuna.
25 Sàpa piàn e spènsi (s di rosa) guaìvo Sapa da calpestare e spènsi da spingere. Lo si dice ad una persona che piano piano inesorabilmente mette in atto qualsiasi cosa aveva in mente di fare anche a danno di altri.
26 ...el vien dal Garda I classici temporali violenti che avvengono nel Veneziano provengono quasi tutti da ovest. Cielo terso, poi sempre più grigio, caldo afoso, brezza in crescendo, colpi di vento, nuvolone nero, verde e poi pioggia a dirotto. C'è qualcuno che dice che provengano tutti da quella direzione.
27 Bisogna veder sel mar riceve o se el torna indrìo Sempre di carattere meteologico questa frase significa che le previsioni sono previsioni e non certezze e quindi quando il maltempo va da ovest verso est e quindi verso il mare Adriatico si spera che "non torni indietro e si sfoghi in mare e non a Venezia. Questa é anche una scusa per quelle persone famose per essere dei meteorologi perfetti come Sibilla si ha sempre ragione.
28 Ma te vien dal Dòeo? Ad una persona che non è tanto sveglia. Dolo è un paese vicino a Venezia dove non è assolutamente vero che ci siano persone così. Ma va bene lo stesso.
29 Seghenè. La frase completa sarebbe "se ghe nè el magna e se no ghe nè nol magna Rivolto ad uno scansafatiche che non si dà tanto da fare per guadagnare e quindi a spendere i soldi per mettere qualcosa sotto i denti.
30 Se no ghe fosse el ponte el mondo sarìa un'ìsoea Il ponte è quello "della libertà e collega la terraferma con Venezia.
31 Luna sentàda marinèr in pìe Quando la falce lunare è rivolta vero terra è sintomo di bel tempo e quindi il marinaio può stare in piedi nella sua barca, altrimenti se il tempo è brutto e c'è onda deve restare giù.
32 Ae porte dell'ospeàl Quando uno sta molto male non lo si consiglia d'andare dal dottore o all'ospedale ma "ae porte dell'ospeàl. Lo si intima anche al bambino capriccioso quando non ascolta i genitori e rischia di farsi male.
33 El rusa, ea rasa... Modo di dire che significherebbe d'aver colto in fallo una persona che ha appena scoreggiato o preavvisare simpaticamente la propria pernacchia. La frase intera é un indovinello  "ea rusa, ea rasa, ea va in giro per casa, nissuni ea vede ma tuti ea sente...cossa se?.
34 Dal Trasto àea sentina Il trasto è la parte superiore di una barca e la rende solida; la sentina è la parte inferiore. La differenza di essere seduti sul trasto e seduti giù in sentina signicherebbe in pratica "cadere dall'alto in basso.
35 A paiòl "andar a pajol significa cadere nel pagliolato ed è quando uno è ubriaco a tal punto che non si regge in piedi. Anche se adesso bonariamente lo si dice, soprattutto tra i gondolieri, a qualsiasi che inciampa e cade per terra.
36 Ma ti gà el moreto a casa? Significa domandare se a casa uno è abituato o no d'avere il servo di colore che che lo sostituisca nei gesti di costesia. Questa frase viene normalmente detta quando uno lascia la porta aperta (per es. aperta la porta del vaporetto lasciando entrare aria troppo fresca)
37 Primo, secondo e Capodistria Il primo è il primo canale della Rai, il secondo è il secondo e Capodistria sarebbe la prima rete televisiva vista dopo quella nazionale. Oltre ai cartoni animati di "Gustavo ci si rammarica di non essere mai riusciti a vedere le donne nude che si diceva fossero presenti a mazzi ogni notte.
38 Palco, sorapalco e musica in platea il complesso sistema, macchinoso di un'opera teatrale è paragonato qui ad un'abbigliamento altrettanto rindondante della persona a cui è indirizzata la frase. Quando uno gà sentomìa mage).
39 Perderse par' el caìgo Quando uno fa tardi ad un appuntamento probabilmente è perché ha trovato la nebbia.
40 Pantaeòn sé in chèba I soldi ormai ce li hai in tasca.
41 Un alto e un basso fà un guaìvo Se ne nella vita una volta va male, un'altra volta andrà bene e perciò avrai pareggiato.
42 Impissa eà 'uce! Gavemo da star tanti ani al scuro Accendi la luce! Abbiamo tanti anni da passare al buio (sottoterra). Lo si dice tante volte quando uno, al crepuscolo per esempio, o per risparmiare o perché non ci fa caso si dimentica di accendere la luce.
43 Magna e bevi che eà vita se un lampo Approffitta, mangia e bevi che la vita è breve e dopo non potrai più godertela a questo modo. No alla dieta, dunque.
44 I te porta da Capeeti Frase di qualche tempo fa. Il Prof. Cappelletti era un famoso medico dei pazzi che esercitava a Venezia.
45 Ma ti vien da Maroco? (o da S.Sèrvoeo o da S.Clemente) Erano tutte sedi di manicomi provinciali.
46 Che togo! Variante "Che figo! Famoso fino a pochi anni fa, si riferisce al celebre ammiraglio giapponese che sbaragliò la flotta russa nella grande battaglia navale degli stretti di Tsushima. Detto di cosa meravigliosa. 
47 Da novéo tuto se beo Detto specialmente nel rapporto tra fidanzatini novelli, dove sembra che l'amore sia infinito e che lo stato di grazia durerà inalterato per sempre.
48 Nialtri semo altri teèri il teèr è, ad esempio, il telaio della finestra. Detto di capacità di sopportare le magagne della vita perché, appunto, temprati dall'esperienza.
49 Cò l'acqua riva aea gòea tutti impara a nuar Quando l'acqua arriva alla gola tutti imparano a nuotare...Quando le difficoltà stanno quasi per avere la meglio, chiunque trova la forza per reagire.
50 El se partìo cò toe e cavaeti Detto di persona che assume improvvisamente un comportamento tanto anormale da sembrare rasentare la follia.
51 Vado a tor in giro i orbi vado a prendere in giro i ciechi. Vado a dormire.
52 El se entrà e i o gà portà fora in quatro E' stato ricoverato in ospedale e subito lo hanno portato fuori in quattro (becchini). Si è deciso ad entrare in ospedale...troppo tardi.
53 No se pol morìr de san Nessuno muore di "sano, di qualcosa bisogna pure ammalarsi e morire.
54 Descanta bauchi, sveia macachi Quando uno commette un'accortezza che se la poteva risparmiare.
55 Ciò, ciapa! Mètitio in soasa Eccotelo. Mettitelo in cornice. Sottoliineare l'altrui seriosa affermazione (da incorniciare) con sarcasmo, alludendo così alla pratica innutilità o alla leggerezza del concetto espresso.
56 Se vegno eà e cò un morsegon te staco el lai Se vengo lì, con un solo morso ti stacco il fianco destro (il lai) della barca. Pittoresca maniera di iniziare una baruffa "nautica, da gridare in piedi a pieni polmoni, vestiti in cannottiera e a braccia conserte, avendo peraltro cura di non accennare minimamente a spostarsi dalla propria barca.
57 Far i gatini Vomitare dopo una gran bevuta di alcolici.
58 Va remengo Garibaldi Garibaldi ha "unito l'Italia del sud con quella del nord, si usa dire. E a quelli del nord non va giù.
59 Rosegoto Pezzo di pane secco. Non vale niente e quindi...
60 Baretta fracada Soggetto incazzato col cappello ben impiantato in testa fino alle sopraciglia.
61 Cori zotolo Invitare qualcuno a togliersi dai piedi e lasciarlo andare dove vuole lui.
62 Mandoeòn Persona un po' indietro di comprendonio o anche qualcuno di alta statura ma molto giovane (sembra un adulto ma è ancora un bambino con tutto il suo modo di fare).
63 Corighe drio ti... quando non vale la pena di fare qualcosa in cui si debba far fretta si lascia andare avanti un altro a farla tanto non si perde niente.
64 No go anda Non avere anda significa non avere voglia.Andar a torsio  andare in giro inutilmente senza combinare un gran ché.
65 Man sgorlando A mani vuote. Esempio  quando uno va ad ricevimento e non porta niente
66 Cò sti ciari de luna Con questo andazzo...
67 Vanta el nono Sostieni il nonno altrimenti cade. Lo si dice prendendo in giro il vecchietto "ammorbidito dagli anni, che sta barcollando dal sonno o che, camminando, prosegue a zig zag mezzo ubriaco.
68 Come un musso in mezo ai lampi Disorientato.
69 Come un coeombo nel granèr Appagato, soddisfatto, sicuramente non stressato.
70 Se o cavémo dae stròpe Togliersi qualcuno di torno.
71 Ea siora Zanze (xe deboe de suste)… Indica, secondo una vecchia canzone popolare, una signora che si deve continuamente recare al gabinetto per espletare un bisogno fisiologico. Per esteso indica una persona che non sta mai ferma un attimo.
72 Far 'a bea Tagliare la corda, scappare in modo scaltro soprattutto per evitare una persona sgradevole o un lavoro faticoso.
73 Te staco i brassi e te 'i meto in man Non so se sia un'espressione usatissima, ma da quando l'ho sentita dire in una rissa tra due ubriachi è diventata la "minaccia tipo veneziana sbruffona e comica, ma sostanzialmente innocua.
74 Far 'e gatorisoe (gatorigoe/gatarigoe) Fare il solletico
75 Molton si dice di una persona "che no ghe riva, ovvero non dotato di un'intelligenza molto sviluppata.
76 Siera da bacan Essere molto abbronzati dappertutto. Detto per prendere in giro un amico che si immagina non si abbia preso delle lunghe ferie in zone paradisiache ma che semplicemente sia andato in barca in Bacan, la spiaggia della domenica dei veneziani.
77 Gnanca par morte morir Giammai.
78 Ghe n'ho 'na sgionfa Sono stufo. letteralmente, indica il rigonfiamento testicolare di chi non ne può più.
79 Ti xé pèzo de quea del peòcio Si dice di persona più che insistente e anche un tantino pignola che quando si attacca a un argomento o a una discussione non la molla più e magari la riprende quando gli altri stanno già pensando ad altro o la considerano finita, anche a distanza di tempo.
80 Anca se'l deventa gransio (non importa)... Se uno promette un regalo a un altro e se lo dimentica sempre. La frase racconta dell'esempio che se ne può fare. Se uno si dimentica di portare una "moeca (granchio in muta) questa si trasformerà in granchio col passare del tempo. E' detto per ricordare all'amico il regalo promesso.
81 Bona, bona ma tanto ignorante Frase che sottolinea la bontà di carattere di una persona che purtroppo però non ha potuto frequentare la scuola per motivi personali oppure per difficoltà di apprendimento.
82 Quacia, quacia Quatto, quatto. Quando una persona o un animale fa qualcosa senza farsi troppo notare. Esempio  "Aria, quacia quacia... (Guardala, quatta quatta...). Se una donna tenta di superare la fila alle Poste tentando di dribblare persone distratte.
83 Strasse e ossi da vender! Rivolto ad una persona troppo magra che non ha altro da "esporre se non i suoi vestiti e le sue ossa.
84 El conta e piere Persona che cammina (e in generale fa le cose) con una lentezza esasperante, come se stesse contando i mattoni del selciato veneziano.
85 El gà el pevaròn Si dice al contrario di persona che cammina (e in generale) fa le cose con molta fretta e precipitazione, come se avesse un peperone (piccante e bruciante) infilato dove non batte sole.
86 Mètighe un gran sua coa A commento di un'intenzione o di un'impresa pressochè impossibile, come catturare un uccello "mettendogli un grano (di sale) sulla coda appunto.
87 Da eà cicara al piateo Cercare di comportarsi in modo raffinato senza riuscirci facendo brutte figure.
88 El vien da San Donà significa che è stato ricevuto in regalo. Donà= Donato= regalato. A volte, quando si ruba qualcosa soprattutto di poco conto si usa dire che "'l vien de San Donà.
89 Ti gà più corni che in un sesto de bòvoeti Hai più corni in testa te (che tua moglie ti ha tradito) che un cesto pieno di lumachine.
90 Tasi e muci Rafforzativo di tacere e non parlarne con nessuno.
91 Se anca scrito sul Lego Rafforzativo di una frase. Il Leggo è il giornale gratuito distribuito negli imbarcaderi dei vaporetti. Siccome è gratuito lo leggono tutti e quindi "fa testo.
92 Sbonigoeà Con i vestiti in disordine, tipico di ghi ha la camicia messa male dentro ai pantaloni.
93 Sbafarà, sbafarà fora Con il colletto aperto in malo modo, tanto da far vedere disordinatamente la "maietta dea saiute o i pei del petto... Frase esemplificativa  no star cussì sbafarà, che ti ciapi na maiora (un malanno).
94 Smemena Tangaròn, tàngara schiaffone. Tipica la locuzione  te dago na smemena che el muro te ne da n'altra.
95 Testa da batipai Persona non molto sveglia. La sua testa (essendo dura) servirebbe solamente da "soco per impiantare i pali o paline nei rii.
96 Oii, ma na pignata de.... Invito a pensare agli affari propri. La frase intera invita appunto alla persona curiosa di cucinarsi su di una pentola una specie di "minestrone di affari propri.
97 Vardime, sogio sporco a sto ocio? (Guardami, sono sporco a questo occhio?) Accompagnato dal gesto di mostrare la pupilla staa significare  non penserai che sia così ingenua ?
98 Ocio ai corni! Affettuosa esortazione a chi sta passando sotto ad una porta bassa o, se in barca, sotto ad un ponte con l'alta marea (senza alcun giudizio morale su eventuali partner)
99 Sangioto va in posso, va in piea, va in boca da me sorea Quando si vuol far passare il singhiozzo. Singhiozzo va nel pozzo, va in piea (quella specie di conca che c'è su tutti i gradini delle vere da pozzo e che serviva per abbeverare gatti e piccioni), va in bocca da mia sorella.
100 Ti gà na testa che gnanca i porsei tea magna Anche se il maiale mangia di tutto non mangerà di certo la tua testa (che non capisce niente).
101 Ti gà na testa da conso Cioè buona solo per fare il sugo per condire.
102 Chi ea ga d'oro, chi d'argento e chi che ghe spua drento Chi ce l'ha d'oro, chi d'argento e chi ci sputa dentro. Parlando di donne più o meno fortunate.
103 MA'RRRRIAVVVVERRRRGINE!!!!!!!! Maria Vergine. Tipica esclamazione, con molte "M" e "V", delle vecchiette nell'udire qualche notizia brutta.
104 El pianto rende Quando uno piange dopo, per esempio, uno non ha preso nessun pesce ad un uscita di pesca.
105 Pansa da ombre Ventre voluminoso che si pensa sia aumentato a causa dei molti litri di vino ivi inseriti.
106 Menego ongo Persona molto alta.
107 Ma tio gà comprà aea SME? Ma l'hai comperato alla SME? Per sott' intendere un mobile di poco pregio e poco costoso. N.b.  La SME è un grande magazzino a Marghera
108 Beo come el sol Bello come il sole.
109 Ma da che parte el se girà? Detto rivolgendosi a chi è molto brutto d'aspetto.
110 Dame un ciamo Chiamami (es. per telefono)
111 Dame un buto Dammi un passaggio. (es. da una parte e l'altra del canale all'amico con la barca)
112 El me par come ‘na butiglia de Coca-Cola sguaratada Assomiglia ad una bottiglia di una Coca-Cola agitata. Indica un personaggio svampito.
113 No ti se ogio per eà me saeàta Non sei olio per la mia insalata. Non hai i miei stessi punti di vista.
114 ...si, perché ti te ghe o dà ai coeòmbi! Si, perché, tu lo dai ai colombi. E' la risposta che si da quando tuo amico ti dice che ti piace troppo il vino.
115 De prepo."Darghe de prepo Significa azzuffarsi con veemenza  Di prepotenza.
116 Ciama eà ancia! Chiama una lancia(per portarti in ospedale)! Si dice quando uno si è fatto male ma che però tu pensi sia solo una montatura e che in verità non si è fatto niente
117 Parfin dolse Le zucchine appena colte sono "parfin dolsi".
118 Tòltea in dolse Modo di dire educato per mandare via qualcuno.
119 Roto e sporco Quasi una benevolenza, quasi come dire briconcello...
120 Usma/che usma Che "rottura di scatole. - che spilorgio e avaro
121 A ufa. A valanga "schei a ufa= soldi a valanga, a palate.
122 Omaniiiiiii!!! (Uomini) Richiamo ad andarsene ai parenti o amici finita l'ora di visita all'ammalato.
123 Stà o métite "alai Siediti in contrappeso al gondoliere in maniera tale da controbilanciare l'assetto dell'imbarcazione in voga ovvero di vela. Mettersi a fianco barca con barca
124 Te fàsso veder che ora che xe Te la faccio vedere io! Deriva dall'ultima cosa che vedevano i condannati a morte tra le colonne di San Marco e cioè le ore della Torre dell'Orologio.
125 Pasta e oche Poppiere del burcio (ovvero colui il quale svolgeva il maggior lavoro di indirizzo dell'imbarcazione ed allo stesso tempo imprimeva propulsione con il remo) necessitava di un buon sostentamento appunto  pasta e carne grassa come poteva essere quella dell' oca!
126 N'demo a la furatola a magnar? Furatola = ricovero commensale dei gondolieri (frugale) = luoghi sparsi in tutta la città dove si potevano consumare pasti a prezzo stabilito dalla congregazione e dalle scuole dei gondolieri, ai quali però poteva accedervi chiunque, diversamente da ritrovi di altre congregazioni. ( oggi di "furatola c'è nè una sola in calle lunga san Barnaba...
127 El tien so muger (o qualsiasi altra persona) come Santa iussia in bombaso Tiene la moglie o la propria donna, o comunque qualcuno, come Santa Lucia nella bambagia.
128 Me ga fato svanimento interno Mi son sentito mancare.
129 Fiàr caìgo Continuare a tormentarsi inutilmente con pensieri foschi.
130 Borsa dea Stànder Normale borsa in plastica chiamata della Stànder (Standa) perché quello è stato il primo supermercato di Venezia dove davano appunto le borse.
131 Xe rivà queo del formagio Un tempo, per conciare le pelli, si usavano cortecce di rovere. Dopo averle usate si lasciavano asciugare e poi pestate e usate come combustibile. Venivano chiamate "Formagee dea Giudeca perché i conciapelli erano da là. E' arrivato quello del formaggio significherebbe allora colui che batte le cortecce e quindi colui che ti pesta a dovere.
132 'Ndar in serca del mal come i dotori Cercar rogne.
133 Boca serada no ciapa musati Chi non parla non ottiene nulla
134 Co ghe zè e voze, ghe zè anca e noze Quando circolano voci, ci sono anche i fatti.
135 Ti conti come el 2 de coppe co 'ndemo a bastoni Non contare nulla.
136 Ogni giorno nasse un cucco, beati chi se io cucca Ogni giorno nasce uno sciocco, beato chi riesce a fregarlo.
137 Meter via ea pansa par i fighi Non sprecarsi, non affaticarsi, aspettare tempi migliori.
138 Ea graea che parla mal dea farsora La griglia che parla male della padella. Bisogna guardarsi se stessi prima di parlare male degli altri.
139 Acqua calda e pomi coti co el zè morto straeassè... Era un'antica storiella che raccontava per curare un moribondo, il medico consigliava ai parenti di dargli acqua calda e mele cotte e di smettere quando fosse morto  in pratica una cura empirica ed inutile…
140 Tanta - Ea sé tanta Una ragazza pienotta ma belloccia. O ragazza formosa con grossi seni. (Santa Maria Formosa= Santa Tanta)
141 Pontada coi aghi Solitamente è una donna che sta sulle sue, sempre a puntino e che non da confidenza.
142 Cincirinoi quanti ce noi Piccola frasetta che dapprima veniva usata come -conta- poi detta come intercalare ad altre frasi. Esempio 'Sai quanti dogi ci sono stati a Venezia?' '100...no, 110, 120...dai, dimmelo' 'No!' 'Dovresti saperlo' 'Siiii! Cincirinoi quanti ce noi?!?!' Non facciamo come i bambini dimmelo e basta! N.d.S.
143 Cicin Boccone da prete.
144 El va e'l vien come el vin de Sipro Và e viene come il vino di Cipro. Si diceva di una persona poco credibile che cambiava spesso opinione o poco stabile con la mente. Vecchissimo modo di dire che fa riferimento ai possedimenti della Repubblica durante l'auge
145 I piatti che i me porta pieni, che i mei porta pur vodi Si intende che anche se si perde questa pseudo amicizia, si continua a mangiare e vivere come prima, in quanto non si aveva nulla nemmeno quando l'amicizia sembrava esserci.
146 Co rivo rivo Significa arrivare senza fretta.
147 Borida Per indicare una grossa porzione di cibo presa dall'amico mangione.
148 Se gà maeà el cogo dopo tanto tempo di bel tempo, si incominciano a vedere i segni inequivocabili di piogge imminenti.
149 Imiserìo. So' imiserìo Sono pieno di freddo anche se non è molto freddo da aver freddo.
150 Me fa miseria Quella cosa lì (o quella persona) non ha un bell'aspetto, assomiglia a una di quelle cose che indossano i poveri senza gusto.
151 Imagà. So' imaga Meravigliato, incantato.
152 Ogni bel baeo stufa Qualsiasi cosa, anche la più gradevole, a lungo andare stanca
153 Esser de bando Essere disoccupato o aver perso il posto di lavoro
154 Zioba grasso, tute e ingue ica Giovedì grasso, tutte le lingue leccano.
155 Eà se onga eà regata! E' lunga la regata. Come per dire non ti affannare e non preoccuparti eccessivamente, tanto siamo solo all'inizio...
156 Gnanca el can no mena ea coa de bando Nemmeno il cane muove la coda per nulla...quindi nessuno fa niente per niente.
157 L'amor no zè brodo de fazioi L'amore non è una cosa ordinaria di tutti i giorni... Si usa anche per ironizzare quando due morosetti si baciucchiano per strada.
158 Na bea scarpa zè na bea savatta Si pensa che uno bello da giovane sarà bello anche da vecchio...
159 Cicì cocò. Essere "cicì cocò Vuol dire essere due amici sempre assieme e che parlano, parlano, parlano...
160 Ma tia gavevi in sima? Averla in sima (cima) Significa avere un bisogno impellente di andare in bagno per fare i propri bisogni. Quando uno di colpo si fa serio, smette di parlare, guarda l'infinito, e si mette a correre verso il bar più vicino con un andamento stile cavallerizzo vuol dire che "ea gà in sima.
161 Rosso di sera, brusa Marghera Versione venezianizzata del celebre "Rosso di sera bel tempo di spera. Marghera da  Venezia è vista al tramonto. Quando si vede rosso anche dopo il crepuscolo significa che alcune fabbriche fanno sfiatare le loro ciminiere facendoci vedere il rosso fuoco
162 Tre caighi fa na piova, tre piove fa buriana e tre feste da bào fa na…. Putana Trad. Se c'é nebbia per tre giorni poi piove, tre giorni di pioggia fa maltempo e partecipare a tre feste dove si balla c'é la probabilità che la donna si trasformi in una prostituta.
163 Boia San Pignata Esclamazione di stizza.
164 El fa el tonto per no pagar dassio Fa lo gnorri, il finto tonto per non pagare il Dazio (tassa che veniva applicata per l'acquisto di merci fuori del Comune di Venezia; classico quando si andava in campagna a comprare la carne. Una volta giunti in Piazzale Roma c'era l'Ufficio degli Ispettori del Dazio, e se ti pizzicavano.....).
165 Ara che verso eà cassea dee s-ciaffe! Minaccia di picchiare qualcuno.
166 Ara che te sero come un tacuin Vedi sopra.
167 Ara che te verso come 'na canocia Minaccia più forte
168 Ara che fasso na cassea de ossi Risultato finale delle minacce di cui sopra
169 El se 'nda de oe Scivolato
170 A ben po'! (detta con la e aperta) Manifestazione di stupore.
171 Ma ti ga' ea lola? Ma ti ga' ea nosa? Ma sei scemo?
172 San Piero che eava e botti In occasione di un forte temporale con forti tuoni
173 El se ga' scapusa' Di uno che è inciampato, senza danno, su di una sconnessura del pavimento
174 Sotto e natoe Sotto le travi spioventi del sottotetto
175 El ga' ciapa' ea briva Uno che se ne va velocemente, di corsa
176 Ea vien a seci roversi Piovere a dirotto
177 Ea vien che Dio ea manda Come sopra
178 Muso duro e bareta fracada Avere il broncio. Far finta di niente ma essere arrabbiato
179 Notii sul giasso e metio sotto el sol Quando uno ha un credito che non riscuoterà mai
180 Ga' fato berna Uno che è rimasto fuori tutta la notte ed è rientrato a casa all'alba
181 Ma ti ga' e scarpie nel serveo Hai le ragnatele nel cervello. Di uno che non ragiona o non vuol ragionare
182 Andar in spadina Uscire di casa poco coperti, quando la stagione ancora non lo permette
183 Un baso no fa' buso ma el xe un brutto uso (un Baso no fa buso, ma zè ea scaea par 'ndar suzo) Un bacio non significa nulla, non lascia traccia, però può essere un inizio di una storia importante, ma dispensarne a destra e a manca....... non va bene
184 Aver e man fatte de puina Non aver forza nelle mani
185 Esser fati de butiro Essere privi di forza,e particolarmente esposto ai malanni
186 Marrrria che boni, par 'na ciocoeata Elogio ad una buona minestra di fagioli
187 I xe boni che i peta Elogio rivolto ad un buon piatto di risotto
188 Copar L'ocio Morire, passare a vita migliore
189 De Marsion, ti ga ea testa de marsion Offesa rivolta ad una persona che non capisce niente
190 Tirar su 'na barca de totani Lamentarsi continuamnete e insistentemente
191 Fora de vada Fuori di strada, di un modo di ragionare e quindi fuori di testa
192 Ogni casa ga' ea so crose come ogni porton ga' el so bataor Ognuno ha i suoi problemi
193 Sentirse missiai Espressione ad indicare uno stato di salute non al massimo, non sentirsi bene in forma
194 Esser basoti Come sopra
195 Aver ea gnagnarea Avere uno stato di malessere, forse anche un po di febbre
196 Bater broche Aver freddo, battere i denti dal freddo
197 Aver i sgrissoi Avere i brividi lungo la schiena
198 Far i sgrissoi Provocare i brividi per paura, o per fastidio, per esempio quando si striscia il gesso sulla lavagna
199 Ciapar un refolo Prendere un improvviso colpo di testa
200 Far ea scafa Quell'espressione del volto che assumono i bimbi quando stanno per piangere
201 Grasso quel dindio Esclamazione per dire che non si tratta di una gran cosa (riferito ad un discorso)
202 Busareti siora mare Esclamazione di stupore
203 Muso da tre bae un franco Dicesi di una faccia non particolarmente bella, simile a quella di quei pupazzi dei baracconi che si tenta di colpire con palle di pezza
204 Can da burcio Altro complimento sgradevole rivolto ad una persona; si paragona a quei cani quasi sempre bastardi che vivono a bordo delle barche da trasporto
205 Beo in fasse brutto in strasse (e viceversa) Non è detto che un bimbo bello da piccolo lo sia anche da grande
206 Panda da vermi Detto di un uomo che ha la pancia più che abbondante
207 Tatarse via (Tatararse via) Trascorrere il tempo dedicandosi a cose di poco conto
208 Mena ea porta fin che ea suaInvito rivolto ad una persona che si lamenta continuamente di non saper cosa fare
209 Aver el pianto in scarsea Essere un piagnucolone
210 Ciapar el licheto Prendere delle cattive abitudini
211 Varemengo a chi fa onde Invito minaccioso a non fare onde quando si faceva (oramai è pericoloso farlo) il bagno nei canali onde evitare che l'acqua non ti venga sul viso
212 Far e manosee Quando da ragazzi si sale sulle barche è un divertimento farle rollare per provocare le onde (marosi) sui fianchi
213 Vento in furia bonassa presto Passare repentinamente dall'ira alla calma
214 Ea ga e gambe come do forcoe Non propriamente un complimento alle gambe di una donna - gambe storte come le forcole dei remi
215 El ga un ocio che manda remengo staltro Ovvero strabico
216 Avanti e indrio come e bae dei oci Uno che non stà mai fermo e si muove continuamente avanti e indietro.
217 Ma ti vivi in barca Uno che non chiude mai le porte
218 Ti ga el moreto a casa Come sopra uno che non chiude mai le porte
219 El ga' i gransi pori in scarsea Uno notoriamente avaro..... che non offre mai da bere
220 Caia..... Uno notoriamente avaro..... che non offre mai da bere
221 Io ga' batesa' co l'acqua dei folpi Un bambino che non sta mai fermo che si muove come un piccolo polipo.
222 Go ciapa' un scorlon Prendere una grossa paura
223 Ti xe fora come un pergoeo Di uno che non c'è con la testa
224 Ombreer... El Guaaaa Il grido di quello che passava per strada e si offriva per affilare le lame dei i coltelli e delle forbici e per  aggiustare gli ombrelli. Munito di bicicletta (che non usava per salirci sopra...siamo a Venezia...ma per far girare la mola con il pedalare sul cavalletto) andava gridando la sua presenza per calli e campielli per avvisare la clientela.
225 Ti buti so' el reboto Osservazione che si fa ad uno che non calza bene le scarpe e ne schiaccia la parte posteriore col tallone.
226 Perso per el caigo Disorientato, che non sà che pesci pigliare
227 El xe fato come i amoi/fighi Ubriaco da non reggersi in piedi, o stanco morto
228 El ga ciapa' 'na s-ciensa Ha preso una ubriacatura
229 El ga ciapà un sacheto nell'elica Di uno che balbetta o ha una momentanea incapacità ad esprimersi
230 Co l'angeo varda in piassa piove Quando l'angelo del PARON DE CASA è rivolto verso la piazza è prevista pioggia
231 Garbinasso queo che trovo easso Di solito quando in laguna soffia il Libeccio (garbin vento da Sud-Ovest), essendo un vento basso, le condizioni del tempo rimangono le stesse di prima che soffiasse
232 A Tirarse massa indrio se finisse col c..o... in rio Non prendere mai posizione si finisce per rimetterci
233 Coppar l'ocio Morire
234 Sessoea - El ga na Sessoea Specie di cucchiaione che serve per levare l'acqua nella sentina della barca ma anche una persona con un mento prominente
235 Gendene Uova di pidocchio
236 Marogna Quel che restava nella stufa dopo la combustione del carbone
237 Paeagremo Grembiule
238 Aver e gambe imforcoeae Aver le gambe storte
239 Co chi cavei ti impiri perle Dicesi a persona con i capelli dritti
240 Far ea fine del peocio sul pettene fisso Fare una "fine misera
241 Ma da picoeo ti xe' casca' dal caregon col ciucio in boca? Dicesi bonariamente a persona che ha un comportamento stupido
242 Mastega brodo Persona lenta
243 Eongo come el passio Esageratamente lungo
244 Andar a pagiol Ritirarsi a dormire
245 Scoverser i altarini Scoprire cio' che doveva star nascosto
246 Restar in braghe de tea Restar senza niente, perdere tutto
247 El xe' drito come el ganso del becher Tanto storto
248 Passar dal pero al pomo Cambiar discorso
249 El ghe 'na fatto quattro righe In maniera abbondante (riferito un pò a tutto)
250 El xe' tutto un sbotegar Non fa altro che tossire o anche brontolare
251 Dopo disnar In senso lato "Al pomeriggio; dopo aver desinato - pranzato
252 Peso taccon del buso Quando si tenta di "aggiustare un discorso o un comportamento e si ottiene l'esatto contrario
253 Girar ea brisioea Smentire una azione o una frase detta in precedenza in maniera sfacciata e poco credibile
254 Strasse, ossi, fero vecio da vendeeeer... Così gridava "el strassetta, un omino col sacco che acquistava, negli anni '50, per qualche liretta, dalla gente che altrimenti avrebbe buttato via, tutte le cose che non servivano più (pentole rotte, vestiti vecchi, oggetti inutilizzati...). L'ultimo strassetta si chiamava Ciccillo, ha chiuso bottega negli anni '70, era in Calle Racchetta, a Cannaregio (quella lunga calle che porta alle fondamente Nove da Strada Nova all'altezza di Campiello dei Testori.
255 La fa i busi per tera Quando piove a dirotto con goccioloni
256 Duri 'i banchi adesso "tieni duro. Anche per combattere con altre navi si usava speronarle con la prua e quindi la nave si fermava di botto e quindi...duri ai banchi vogatori!
257 Sbrega baeòn Velocemente. Andar a sbrega baeòn.
258 Se tute e paroe pagasse dassio... Abuso di parole (quando una persona parla tanto per parlare, visto che il parlare e' gratuito.
259 Spussa che revèa Puzza che fa rivoltare lo stomaco.
260 Cori, va eà… cìccioite… Va là, cicciolati. Che el se cìccioea… che si cìccioli… Modo di dire,...  che si arrangi, che affronti da solo i suoi problemi
261 Far i pùisi Fare le pulci'… essere estremamente pignoli nel controllare gli altri nelle piccole cose
262 Desbatisarse el serveo Non raccapezzarsi.
263 No me pararìa d'estraneo Non mi meraviglierei.
264 Esser in Candia (oppure persona Incandìa) Dicesi persona presa male ( esser in mal arnese oppure in bolletta ). Deriva dl periodo di guerra in cui Venezia era alle prese con la guerra di Creta (guerra assai costosa per le casse della Serenissima)
265 Ma ti gà un stomago come un cocal? ha lo stomaco "come un cocal" ovvero come un gabbiano che mangia di tutto e digerisce tutto
266 Go na quaglia Avere una quaglia significa, in dialetto stretto stretto, avere un bisogno impellente di andare di corpo.
267 Ti se come l'orologio ciosoto che fa ticchete tacchete ticchete tacchete Essere lenti. Siccome i chioggiotti sono famosi per la loro camoma (lentezza) si dice che anche i loro orologi invece di uno scattante tikk takk esibiscano un lungo e noioso ticchete tacchete ticchete tacchete....
268 Ghe manca un bogio Quando una persona non è proprio a posto gli si dice che è troppo cruda come quando, per esempio, la pasta non è ancora cotta e gli manca ancora un po' per esserlo.
269 Moea el ganso (molla il gancio) In questo caso l'arpione con il lungo manico che serve per avvicinare alla riva le gondole per permettere di scendere a riva. Si usa per dire lascia andare, lascia perdere (come appunto, quando si è finito di scendere dalla gondola e la sicurezza del gancio che ti tiene a riva non serve più). Si usava, per divertimento, gridarlo alle coppiette, più grandi di noi, che si baciavano per strada... per poi scappare.
270 Far striche de mandoeàto Fare strisce di mandorlato...fare cacao...eccedere nel fare.
271 Bruta/o da far paura ae piere Molto e tanto brutta/o da far paura alle pietre.
272 Varda che se no ti ghea moi, te dago na petenada... Se non la smetti, mi vendico... ti picchio...ti do una strigliata che te la ricordi..
273 Zò e man dal banco, che ea merce costa! Non toccare assolutamente. Si usa non nei negozi, ma in qualsiasi circostanza lo richieda...
274 No stame tirar in lingua Non farmi dire cose sulle quali è bene stendere un velo pietoso...
275 Darghe el sèra Dopo una lunga vacanza (esempio) fatta di grande mangiate e gran bevute fare l'ultimo pranzo pantagruelico senza avere molta fame.
276 Roba sbrisa Qualsiasi cosa (es. indumento) da poco conto.
277 E se robe sue esempio di un dottore quando scrive una diagnosi e che si cerca di interpretarla. Quando la si legge e non la si capisce.
278 Via co' eà pignata Sragionare, dare i numeri, matto
279 Refada/ date na refada Darsi una sistemata, mettersi a posto, cercare di riprendersi.
280 Impegoearse Avvolgersi nella pegola e quindi incasinarsi la vita, immischiarsi su rogne.
281 Incucarse o incoccarse Innamorarsi senza ragionarci tanto su, prendere una gran cotta per qualcuno/a..
282 Stravaccarse, star stravaccà/td> Stare distesi in modo disordinato, sbracati... me stravacco sul divano e no me also più... o anche no star ea stravaccà in poltrona, alsate e fa' qualcossa…
283 Straviarse Go vogia de straviarme ho voglia di distrarmi non pensando a niente, anzi, divertendomi. Vado al cine par straviarme un fià (vado al cinema per distrarmi un po')
284 Che tantin/quaità de bòvoeo Eclamazione, fra amici, alla vista di qualcosa di importante, di costoso, di grande o appariscente, che uno ha addosso.
285 El se finto? Detto all'amico verso il barista dopo aver domandato un paio di volte caffé e aver notato l'espressione assente dello stesso.
286 Gato co' e scarsee (gatto con le tasche) Pelliccia di poco conto.
287 Dai Eva su (da levarsi/alzarsi) Invitare (non tanto amichevolmente) qualcuno ad alzarsi da dov'era seduto.
288 Sbuegà Vestito con la camicia di fuori o comunque con gli indumenti fuori posto, malmessi.
289 Dighe! Messo ad una fine o alla volte anche all'inizio di una frase la rafforza. Esempio vien quà 'more, bea de mama, dighe. Dighe che el vaga remengo.
290 Fuffignà In alternativa Stropicciato Come definizione principale. (no ti vorà ndar via co tuta ea camiza fuffignada?)  te dago na fuffignada che ti tea ricordi (una strapazzata memorabile); Oppure ai bambini no sta fuffignar (nel senso di frignare)... Ironico fuffignar soto e coverte…
291 Medagia Medaglia, si usava dire di un figlio o una figlia che nessuno decideva di sposare. Poareto, el gà na medagia in casa....
292 No go' grana... No gò grana gnanca da gratar Grana e grana sono rispettivamente "formaggio" e "soldi".
293 Far Sambo Modo di dire che richiama un Sambo (cognome), vecchio"mafioso locale, famoso per stare zitto sempre anche in casi estremi. Far Sambo significa quindi far finta di niente, essere ermetici.
294 Bon iorno! E' un classico buongiorno detto "alla campagnola per sembrare ancora più simpatici.
295 A picoeòn Qualcosa che penzola o qualcuno che stà per cadere penzolando
296 Imbarondoeà/imbarondoeada Dicesi di persona vestita all'eccesso. Fasciata bene per il freddo.
297 No go' astico desso... no go' astico ancuo Non ho voglia di fare qualche cosa adesso... oggi non ho voglia di fare niente.
298 No go' anda desso Adesso non ho voglia di fare niente.