CURIOSITÀ VARIE

I Nissioeti

I cartelli indicanti le calli, i campi e i canali sono chiamati 'nissioeti'' . Assomigliano infatti a delle piccole lenzuola. Sono scritti in dialetto veneziano e la loro traduzione é molto particolare: una calle può essere dedicata ad un antico mestiere, ad un fatto accaduto, ad una leggenda, ad una bottega. La numerazione delle case é una cosa impossibile da capire perfino dai postini. A Venezia ci si capisce solo nominando la tal calle, il tal ponte o la vicinanza di un albergo o negozio.

Alcuni Nissioeti

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Numeri civici

Venezia è divisa in 6 sestieri e i numeri delle case sono numerati in base ai sestieri e non alla via. E' praticamente impossibile, comunque, sapere un indirizzo se non si sa la via o ancora meglio la vicinanza a tal monumento, palazzo o negozio famoso. Infatti anche i postini molte volte usano lo stradario per sapere a chi devono consegnare le lettere. 

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Altane

Sono delle specie di terrazze poste sopra i tetti in legno molto caratteristiche. L'idea, presa quasi sicuramente dal mondo Orientale di cui Venezia è stata da sempre legata, era quella di prendere il sole o stendere i panni in una Venezia stretta nelle sue calli spesso buie e umide. Una curiosità: le giovani usavano in antichità schiarirsi i capelli nelle loro altane con l'azione dei raggi solari, usando un cappello con un buco al centro da cui fuoriusciva la chioma.


Altana

Jogging a Venezia

E’ possibile fare jogging a Venezia? Certo. E’un’esperienza emozionante e molti veneziani lo fanno. Bisogna logicamente evitare le ore di punta nelle giornate più afose ma approfittare delle prime ore del mattino. A quell’ora troverete solo i veneziani che vanno a lavoro e i netturbini che puliscono le strade. Non vi preoccupate di perdervi per le calli perché prima o dopo troverete la via di uscita.

 

 


 
Venezia ha 116 isole, 416 ponti, 176 rii, 170 campanili, 7000 camini.
 
 
 
 

Camini
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In antichità molti tetti delle case di Venezia erano ricoperti di paglia che bastava una scintilla a far incendiare mezza città. Per questo motivo si cercarono delle soluzioni che dettero vita ai camini a "canna rovesciata" e a "tronco di cono" che, con la loro particolare struttura, riescono ad ostacolare e a raffreddare le faville. Molti erano decorati e dipinti. Attualmente si contano oltre 10 tipi di camino. Sono circa 7000 i camini a Venezia (ma nel '500 ben 10.357).

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Campanili

Oltre a segnare le ore e a chiamare i fedeli alle funzioni religiose, i campanili veneziani avevano anche la funzione di faro per le navi. Il campanile di S. Marco, per esempio, era ricoperto di lamiere riflettenti. Oltre che da faro, i campanili venivano usati anche come controllo agli incendi. Dall'alto dei campanili infatti, erano le "guardie del fogo". Molti campanili sono storti per il cedimento del terreno sottostante che a Venezia non è dei più solidi.

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Pozzi e vere da pozzo

Per rifornirsi d'acqua i veneziani usavano il pozzo. Non essendoci falde d'acqua dolce avevano un sistema ingegnoso per procurarsela. Nei campi dove trovate la vera da pozzo noterete che ai lati si trovano due o quattro tombini. Da quei tombini l'acqua piovana veniva incanalata in una cisterna d'argilla, materiale impermeabile, riempita di sabbia che agiva da filtro. L'acqua si raccoglieva sulla canna centrale posta sotto il pozzo pronta per essere tirata su col secchio. Però l'acqua dei pozzi non poteva bastare a tutti i veneziani che erano costretti a farsela portare con i barconi provenienti dalla Brenta. 

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Alcune delle calli più strette

Calle deriva dal latino callis ed è l'equivalente di via. Una volta le vie di comunicazioni a Venezia erano i canali, infatti la porta principale dei palazzi più vecchi si trova sempre dalla parte del canale, e le calli non erano altro degli spazi sorti spontaneamente tra casa e casa. Per quello le calli sono spesso strette, tortuose e senza logica. Nella foto sopra, la calle più stretta di Venezia, calle Varisco vicino alle Fondamenta Nuove: la persona che ci deve passare deve farlo mettendosi di lato. Un'altra molto stretta è: calle della Besseta vicino a campo San Giacomo dell'Orio.
Calle Varisco 53 cm, a tutti gli effetti, la calle più stretta della città. Si trova non lontano da campo San Cancian nel sestiere di Cannaregio e si affaccia sul rio dei SS. Apostoli. Non tutta la calle è così stretta in realtà, ma soltanto la parte finale, quella che conduce al canale “introdotta” da una colonna dorica. La calle si trova indicativamente a metà strada tra il ponte di Rialto e le Fondamenta Nove vicino al campiello Widmann.
Calle Besseta 67,5 cm è la quinta calle più stretta di Venezia ed è lunga (18 m); fa una strana sensazione percorrerla rendono piuttosto problematico ma divertente l'incrocio delle persone. La calle si trova nel Sestiere di Santa Croce e precisamente costeggia il ristorante Antica Besseta collegando Ramo Orsetti (a sx del 1418) alla Salizada de Ca' Zusto (a sx del 1395)

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Il sottoportego più basso di Venezia

In campo Ruga, si trova il Sotoportego Zurlin la cui particolarità è di essere il più basso di tutta la città. I fotografi si sbizzarriscono e i bambini lo adorano: sono gli unici a poterlo attraversare senza doversi abbassare! Attraversandolo si entra nella corte omonima: Zurlin,

Bricole e paline

Nella laguna di Venezia si trovano dei pali conficcati nel fondo a volte singoli (palina) a volte uniti a gruppi di tre o più (bricola). Servono per segnalare il limite tra un canale navigabile e la secca. Nel 1439 esiste una normativa relativa alle bricole e da allora nulla è cambiato eccetto che per l'applicazione di un catarifrangente, e talvolta di una luce, che aiuta la navigazione notturna. Per sapere se stai navigando su un canale profondo devi regolarti osservando se hai bene in vista il catarifrangente e se, nel caso della bricola a tre pali, hai rivolto verso di te il palo singolo e dietro l'altra coppia di pali.

 
 

Bricola con capitello
 
Il legno più adatto per le paline è la robinia, quasi indistruttibile, anche se la marea e il moto ondoso prima o dopo hanno il sopravvento. Per segnalare l'inizio di un canale si ha una bricola con il palo centrale più alto degli altri. 
 
 

Bricola che segnala l'inizio di un canale - detta Dama

Altri tipi di paline sono quelle che si trovano all'interno dei canali cittadini con funzione di ormeggio. Talvolta sono variopinte con i simboli ("de casada") della nobiltà veneziana; altre sono tristemente di plastica, in pratica un tubo di plastica con inserito un tubo di ferro zincato. Quest'ultime appartengono ai veneziani che non vogliono cambiare la palina di legno ogni 2 o 3 anni e che vogliono risparmiare.

Perché l’acqua della laguna Veneta non è sempre cristallina? Per la presenza dei numerosi fiumi che sfociano nell’alto Adriatico. Il fondo sabbioso, per di più, accentua questa sensazione di acqua opaca che sembra sporca. 

 
Cartelli di Segnaletica 

Il cartello blu della foto indica che in quel rio possono passare solo mezzi a remi. Nei rii le barche a motore quando incrociano una barca a remi devono tenere la propria  sinistra perché quest'ultime hanno di solito il remo sul lato destro.

 

 

Il Ponte più basso 

Il Ponte dei Meloni, che si trova sul percorso tra Campo Sant’Aponal e Campo San Polo, può essere considerato il più basso di Venezia perché è posto allo stesso livello del piano stradale. Essendo anche piuttosto largo, le persone che lo attraverso non si rendono conto che si tratta di un ponte poiché non vi sono scalini da superare e le spallette poste sui bordi non sono appariscenti. Un tempo questo ponte che attraversa Rio dei Meloni era come gli altri, ma poi venne abbassato per privilegiare il traffico pedonale. Se ci si sposta lungo le due brevi fondamenta collegate ad esso, si può notare con chiarezza che si tratta di un ponte e che l’acqua che ci passa sotto lascia ben pochi centimetri di vuoto, che possono perfino azzerarsi in particolari condizioni di acqua alta. Sestiere di San Polo tra Calle del Perdon e Campiello dei Meloni