| Tra i vari emblemi della città di Venezia, la gondola è sicuramente uno dei più conosciuti in tutto il mondo. In essa possiamo ritrovare un ulteriore simbolo, una parte dell’imbarcazione che tutti conosciamo, ma di cui pochi conoscono il vero significato, oltre alla sua utilità. Il ferro della Gondola si pensa serva più che altro a proteggere l’imbarcazione dalle collisioni frontali. Questo purtroppo non è vero, in quanto in caso di collisioni violente questo si spezzerebbe in attimo. Invece il ferro di prua serve per bilanciare il peso dell’imbarcazione: infatti può pesare fino a 10 chili e per chi non lo sapesse, questo corre fino sotto la barca – non ve ne rendete conto perchè spesso la parte più lunga è nascosta dall’acqua. Inoltre, è anche conosciuto per la sua funzione di “tagiamare”, ossia tagliamare: questo perchè la sua forma simile a quella di una lama permette alla gondola di penetrare l’acqua e ridurne la resistenza. In passato si dice anche che i ferri fossero di peso variabile – fino ai 22 kg – a seconda del peso del gondoliere e soprattutto dal numero dei denti che potevano variare. Si ritiene infine che servisse come mirino per il gondoliere, in modo da poter manovrare meglio la gondola. Oltre ad essere conosciuto come ferro di prua o ferro della gondola, è conosciuto come “fero da prova”, in dialetto veneziano, o ancora come “pettine” per i suoi denti frontali oppure come “dolfín”.Se i primi due termini sono di origine chiara, il terzo è più incerto. Se come detto poteva servire da mirino per il gondoliere, non è detto che il termine “dolfìn” sia stato affibbiato al ferro per la sua forma simile alla pinna di un delfino.
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